Tre materiali. Una Storia.

il vetro.

L’Agenzia di Rappresentanze Enologiche Fabio Bellucci nasce nel 1990. L’attivita’ del titolare, nel mondo del vetro, nasce qualche anno prima, nel 1982, all’interno di una storica vetreria di Empoli. E, forse, non poteva essere altrimenti, visto che in quegli anni le vetrerie che producevano vetro alimentare e artistico, nel comprensorio tra Empoli e Montelupo Fiorentino, dove è nato e cresciuto, erano molto numerose (da 30 a 40 fino agli anni ’70). Adesso sono praticamente estinte, salvo rare eccezioni. Il vetro, soprattutto quello destinato al mercato alimentare, rappresenta la Fenice dei materiali. Nasce dalla polvere, prende vita e forma, torna polvere quando cessa il suo incarico di contenitore per poi tornare a rinascere dalle proprie ceneri. Un ciclo perfetto. Forse è anche per questo motivo che ha affascinato Fabio Bellucci fin dall’inizio e forse è anche per questo che rimane il primo e il piu’ importante dei tre Materiali che fanno questa storia. Dal 1990 fino ad oggi, Fabio Bellucci, ha collaborato e collabora con molte Aziende Italiane ed Europee che producono o commercializzano vetro per il settore alimentare. Rappresentandone l’immagine ed il livello qualitativo. La possibilità di supportare i propri Clienti in tutte le fasi di scelta di un nuovo packaging relativo al contenitore per il proprio vino, olio o distillato, sicuramente nasce dalla certezza della conoscenza del prodotto, in tutte le sue innumerevoli sfumature.

il legno.

Nei primi anni 90 l’utilizzo del legno nelle cantine dei Produttori medio\piccoli, soprattutto, era per lo più relegato alla necessità di avere grandi contenitori per conservare i vini destinati ad un medio\lungo invecchiamento. Le barriques venivano utilizzate relativamente poco e c’era ancora molta disinformazione circa le ormai consolidate pratiche enologiche d’oltralpe. Nel 1991, una storica realtà Francese nel settore delle barriques, incarica l’Agenzia di fornire un report dettagliato relativo alle possibilita’ di inserimento di Barriques Francesi nel mercato Toscano. L’incarico si conclude due anni dopo ed individua, soprattutto nelle allora nascenti nuove realtà vitivinicole, un mercato che avrà una forte espansione. E così è stato. Viene quindi stipulato un Contratto di Agenzia in esclusiva, che resterà in essere per molto tempo.Gli anni ’90 sono stati, per certi versi, gli anni della rivoluzione enoica, della nascita di nuovi grandi vini ed il prosperare di vecchi grandi vini, e, di conseguenza, della nascita di nuove Cantine. Sono gli anni in cui il “legno”, in Cantina, fa la differenza dell’Azienda. La collaborazione con questa Azienda Francese avra’ il suo termine naturale alla fine degli anni ’90. Al suo posto inizierà la collaborazione, che a tutt’oggi rappresenta il riferimento di questa Agenzia per il settore delle barriques, con Les Tonnelleries de Bourgogne dei Produttori Damy e Billon. Azienda situata in Borgogna ed altamente specializzata, da oltre mezzo secolo, in prodotti di altissima qualità. E la parte di questa storia, relativamente al Legno, continua.

l'Acciaio.

Come si può non rimanere affascinati nel vedere un materiale come l’acciaio, così comune e così talmente presente nella vita di ogni giorno che spesso ci resta quasi indifferente. Ma che, una volta lavorato da mani esperte, con macchinari all’avanguardia e con la tecnologia e l’ingegno Italiani, si trasforma in oggetti e manufatti tutt’altro che indifferenti, pronti a sfidare il tempo e l’usura. Di tutto questo, Fabio Bellucci ne è rimasto affascinato fin dalla prima volta che ha avuto modo di visitare una Cantina. I serbatoi: dal più minuscolo di poche decine di litri per microvinificazioni al gigantesco da migliaia di ettolitri per lo stoccaggio. Le vasche per la ricezione del vendemmiato, le coclee ed i nastri per la scelta delle uve, le diraspatrici e le relative pompe. Peristaltiche, a lobi, a girante, monovite. E poi le presse per lo svinato, i filtri, le raccorderie. Fino ad arrivare all’acciaio delle linee di imbottigliamento, che serviranno a terminare la prima parte di quel percorso che porta dalla vigna fino al consumatore finale il prodotto delle fatiche di un intero anno. Ed è proprio per tutto questo che, fin dall’inizio della propria attività, Fabio Bellucci non ha avuto dubbi nello scegliere questo materiale come uno dei tre che lo avrebbero accompagnato nel lavoro di tutti gli anni a segure. E la storia continua………